Carpineto nasce nel 1967 nel piccolo comune di Dudda all’interno del comune di Greve in Chianti. È fondata da Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo che spinti dalla forte ambizione di produrre un Chianti Classico di altissimo livello qualitativo, decidono di iniziare questa grande avventura.
Sin dall’inizio i due si mostrano molto sensibili alle tecniche agricole innovative come: l’accurata selezione dei siti per nuovi impianti, la selezioni dei cloni ma anche un’agricoltura fortemente orientata alle basse rese.
Anche sul fronte enologico risulteranno essere pionieri di tecniche all’avanguardia – che segneranno l’enologia dell’era moderna – come la fermentazione malolattica controllata, l’utilizzo di lieviti indigeni, le macerazioni a freddo e carbonica e gli affinamenti in barrique. Il risultato dell’applicazione di queste nuove tecnologie porterà Carpineto a produrre dei vini di grande spessore, apprezzati dall’intera critica enoica mondiale.
Oggi le famiglie Sacchet e Zaccheo lavorano insieme gestendo 5 tenute, 500 ettari di terra, tutti coltivati in modo sostenibile e a bassissimo impatto ambientale con emissioni zero. Caterina Sacchet è l’enologa che eredita dal padre non solo un grande patrimonio di conoscenze ma anche una forte passione per la terra.
Il Chianti Classico di Carpineto è prodotto nella zona piu’ antica e vocata della denominazione; dopo la fermentazione compie un breve passaggio in botti di rovere, poi riposa alcuni mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio.
Al naso ha sentori vinosi, fruttati e floreali in particolare di mammola mentre in bocca è vellutato, sapido, rotondo, di buon corpo e buona struttura.
Consigliamo di abbinare il Chianti Classico di Carpineto a cacciagione, selvaggina, fiorentina, primi piatti tipici della cucina toscana e taglieri salumi e formaggi.
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